L’ansia in primavera

L’ansia è un sintomo che può manifestarsi, o peggiorare se già presente, nel cambio di stagione.
Tale fenomeno è connesso a diversi fattori, tra i quali le modificazioni climatiche che incidono sull’organismo e sulla psiche dell’individuo.
L’aumento delle temperature, per esempio, può essere un fattore che crea disagio in quelle persone che presentano paure legate all’apparato respiratorio, paura di respirare in malo modo, sensazione di soffocare, “nodo alla gola” e in quelle persone che presentano paure legate alla possibilità di svenire, in particolare se accompagnate anche da oggettivi cali di pressione e da condizioni ambientali sfavorevoli (es: frequentazione di luoghi chiusi e con scarsa aereazione).
Le giornate “si allungano” con la conseguente esposizione ad un maggior numero di ore di luce. Ne consegue l’aumento della produzione di alcune sostanze, la melatonina e la serotonina, necessarie all’organismo per adattarsi all’aumento dell’attività fisica e psichica.
Tuttavia tale aumento dell’attivazione psicomotoria può essere percepito, da chi soffre di ansia, come incremento dell’ansia stessa, soprattutto se il soggetto è particolarmente concentrato sul proprio corpo e sulle proprie sensazioni.
Altro fattore che incide è l’instabilità delle condizioni climatiche, che aumentano nel soggetto ansioso la percezione di non avere il controllo di ciò che accade attorno a sé. Tale sensazione è particolarmente accentuata in Primavera con l’alternarsi di sole e pioggia e con l’aumento dell’escursione termica durante la giornata.
In questo periodo inoltre, per alcuni individui, può aumentare anche l’“ansia sociale”, determinata dal fatto che viene favorita la frequentazione di luoghi aperti e aumentano le ore trascorse fuori dalla propria abitazione.
Tale cambiamento può creare disagio in quelle persone che hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri e prediligono attività in solitudine, ricercate più facilmente durante il periodo invernale, grazie all’alibi della temperatura e del mal tempo.
Dunque in questo periodo dell’anno, l’ansia, in particolare se già presente, può manifestarsi maggiormente sia con sintomi psichici che fisici, creando maggior disagio nella vita dell’individuo.
Tali segnali tuttavia, possono essere colti come “campanelli di allarme” che il nostro organismo ci fornisce, campanelli ai quali possiamo rispondere scegliendo di rivolgerci ad un professionista, con il quale affrontare il disagio e le difficoltà, che probabilmente ci accompagnano da diverso tempo.

Dott.ssa Lara Bernardi

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